Per chi è VUC
Le esigenze di inclusione e sostenibilità, le sfide di rigenerazione e innovazione urbana, richiedono di unire al massimo forze, capacità e competenze. Aziende, enti, associazioni, fondazioni, comitati locali agiscono in base a mission e obiettivi spesso molto diversi tra loro, profit e non profit, e hanno strutturazioni e capacità di pensiero e azione diversi. Ma, sulla base di un interesse condiviso di miglioramento urbano, per un progetto specifico, possono mettere in comune significative risorse conoscitive, creative, progettuali, relazionali, di competenze, operative, economiche, finanziarie, gestionali, co-creando e realizzando progetti urbani e territoriali realmente innovativi e positivi.
Imprese
Le attività economiche sono il soggetto più trascurato in termini di ruolo attivo nelle trasformazioni urbane e territoriali.
Una lunga tradizione urbanistica e politica italiana, nella fase di boom economico e in una visione fordista della società e della vita, dicotomica tra pubblico e privato, ha considerato il privato come un soggetto prevalentemente da contenere e regolamentare, soprattutto da un punto di vista ambientale.
Le imprese appartengono ai territori e strutturano i luoghi, come gli altri soggetti, in modo diretto, attraverso gli investimenti, la loro presenza e attraverso la loro responsabilità sociale locale. I lavoratori vivono beneficiano dei servizi locali, degli spazi pubblici, dei trasporti e infrastrutture.
Gli edifici delle attività economiche sono elementi strutturanti dei luoghi, spesso poco percepiti come tali perché chiusi in sé stessi. Le attività economiche sono un mondo molto diversificato: dal grande corporate
internazionale, alle aziende di tradizione locale, dal manifatturiero ai servizi avanzati, fino al commercio grande e piccolo, le start up, le attività professionali, ecc. Una nuova concezione di vita sociale dei luoghi vede in modo integrato tutte le funzioni urbane e coinvolge anche i soggetti privati quali protagonisti attivi del cambiamento, per il ruolo che detengono nel trasformare i territori, e
le risorse e competenze che possono apportare.
Soggetti pubblici
Gli enti pubblici dispongono di leve e risorse fondamentali per produrre il cambiamento urbano e territoriale. Ne sono storicamente considerati i protagonisti. In quanto
principali promotori, interpreti e garanti dell’interesse pubblico, hanno strumenti fondamentali per agire sul cambiamento urbano: politiche, strumenti regolativi, servizi
(educativi, di welfare, culturali, housing, ecc), progetti strategici. Sono profondi conoscitori e agenti del cambiamento della realtà urbana, nella sua complessità, spesso in un’ottica informativa e d’azione privilegiata. Il loro ruolo è quindi una grande opportunità, da un livello di sostegno simbolico, ad uno informativo, fino a uno molto attivo e progettuale per facilitare progetti integrati.
In un’ottica VUC, possono abilitare la partecipazione, intraprendenza,
il ruolo generativo e trasformativo anche
degli altri soggetti, mettendosi al loro fianco, attraverso strumenti innovativi: approcci partecipativi e di empowerment, partenariato pubblico-privato, amministrazione condivisa, regolamentazione degli usi temporanei, bandi e contributi per l’innovazione locale, e molto altro.
Terzo settore, comunità
Le comunità, il terzo settore e gli abitanti conoscono a fondo i quartieri e i territori, i bisogni e le opportunità. Sono i soggetti fondamentali della trasformazione locale, la trama su cui si fonda l’identità di un luogo. Se non sono ascoltati e coinvolti da protagonisti, i progetti rimangono astratti dalla realtà, non a misura reale di luogo.
Però a volte le comunità non sanno come organizzarsi, come influenzare l’azione, si limitano a dissentire. La loro informalità può limitarne l’impatto. Il terzo settore, o meglio economia civile, è un mondo ampio e differenziato, che può essere molto radicato localmente ma anche molto globale. Può essere strutturato o informale.
Spesso le organizzazioni dell’economia civile si occupano di alcuni singoli temi, anche con grande competenza - sociali, culturali, ambientali, aggregativi, sportivi, ecc, - ma non sempre vedono il quadro d’insieme, mancano di informazioni. Hanno grandi capacità di relazione, aggregazione e innovazione nei loro ambiti di mission, ma
spesso ridotte o incostanti capacità operative (finanziaria, management, implementazione, comunicazione).
Grandi funzioni urbane
Le grandi funzioni urbane sono l’altro mondo, in modo analogo alle imprese private, non adeguatamente considerato nei processi di trasformazione dei territori. Sono in un certo senso le grandi funzioni para-pubbliche, denominate anche nella letteratura urbana recente “soggetti àncora”, perché ad essi si collega lo sviluppo delle aree: università, enti pubblici, grandi servizi, ospedali, istituzioni
d’arte e cultura, impianti sportivi, infrastrutture, ecc. Hanno impatti locali enormi, sui luoghi e sulle comunità: in termini di attrazione, sviluppo indotto delle attività residenziali,
economiche, dei servizi, impatto sugli spazi
pubblici, sulla mobilità e vitalità dei luoghi, ma anche a volte impatti negativi non voluti da mitigare. Anche queste funzioni urbane possono essere ingaggiate consapevolmente
per mettere a disposizione le loro risorse,
capacità e competenze per i luoghi e le comunità, attraverso strategie e azioni di impegno civico e pubblico, chiamate anche terza missione per le università.